La mia medicina preferita
Premetto che, pur avendo preso atto delle parole di Fassino e D’Alema, non ho cambiato idea rispetto ad una settimana fa sulla vicenda Unipol-BNL.
Ma indubbiamente il Presidente del Consiglio, con le sue illuminanti dichiarazioni degli ultimi giorni, ha provveduto a ricordarmi quali sono le priorità politiche dei prossimi 3 mesi: 1) lasciare che si ridicolizzi da solo e sottolineare i suoi patetici tentativi di ribaltare la realtà; 2) vincere le elezioni; 3) mandarlo a spendere i molti anni di vita ricca e felice che ancora gli restano in una delle sue molte residenze sparse per il globo.
Tutto questo è ancora possibile, a patto che l’Unione prodiana diventi finalmente tale di fatto e non solo di nome. Questo non è affatto scontato, ma spero che il masochismo storico della sinistra (e del centro che le si accompagna) riesca ad essere frenato almeno fino al 9 aprile.
Ma, in ogni caso, Berlusconi è per me come una medicina, come un prezioso antidoto che riesce sempre a guarire i miei avvelenamenti mentali e umorali.
Grazie, Silvio, continua così.
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