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Invettiva 2
Di Tracca (del 15/09/2006 @ 00:00:00, in Le Trackulenze, linkato 939 volte)

Ieri sera, con mio sommo orrore, ho subito la visione di pochi minuti dell'ennesimo squallido, idiota unreality show (che mi dicono essere un format creato da Demi Moore…!!!). Pochi minuti che però hanno scatenato in me un fuoco di rabbia e sdegno che mi costringono a prorompere in una nuova invettiva che, come già detto, potrebbe non rispecchiare in tutto e per tutto la linea editoriale di questo blog.

Voglio il MinCulPop: lo so che era una istituzione fascista, lo so bene, ma voglio qualcuno che controlli e vieti lo spreco di denaro per realizzare merda televisiva di quella portata. E me ne fotto se il programma va in onda sulla tv commerciale, se per realizzarlo viene speso denaro degli sponsors e non denaro pubblico. Costruiteci ospedali con quei soldi, cazzo, non buttateli per finanziare l’abominio dell’intelligenza umana.

Pensavo di averle viste tutte dopo i Grandi Bordelli, le Isole dei Rognosi, le Music Farts e altra maleodorante coprologia televisiva, ma 10 minuti di “Pupe e Secchioni” hanno cancellato in un istante ogni possibile insulto pensato fino a ieri per descrivere la tv d’oggi, gettandomi in un irrefrenabile desiderio coprolalico.

Voglio il conformismo televisivo degli anni ’50 e ’60, il Canale Nazionale unico, voglio programmi magari ammorbanti ma per la cui realizzazione persone di buona cultura hanno pensato e lavorato mesi. Voglio la censura vatican-democristiana, il pruriginoso moralismo di provincia, la lunghezza delle gonne misurata col centimetro.

Tutto, tutto può essere meglio di una palesemente finta (e quindi doppiamente offensiva) esibizione di giovani ragazze tendente all’anoressico, vestite di un solo bikini microscopico , talmente ignoranti, stupide ed inette che se fossero vere andrebbero rispedite all’asilo oppure a spalare merda in qualche stalla (cazzo, ma lo hanno già fatto uno show così…), accompagnate da poveri ragazzi con un IQ dichiarato piuttosto alto che sono giustamente insofferenti della nullità cerebrale delle loro compagne di avventura televisiva.

Ma se capisco lo scopo di quelle ragazze nel partecipare ad un programma simile (va bene anche l’essere umiliate pur di apparire in tv), mi chiedo cosa può spingere una persona dotata di una buona intelligenza e di una cultura decente a prestarsi a una così bassa esibizione della miseria umana.

Ecco, in un paese decente, secondo me, un programma simile non avrebbe mai visto la luce. Ma non per la censura o il divieto imposto dal MinCulPop di turno, semplicemente perché nessun “secchione” si sarebbe presentato per parteciparvi, per rispetto della dignità loro e di quella delle ragazze adescate a tale scopo.

Ma sarò mica invidioso perché a fare il secchione in tv (pur non avendone alcun titolo) avrei voluto andarci io?