\\ WWW.TRACCA.NET : Articolo : Stampa
Non ha senso, in Italia, essere persone corrette.
Di Tracca (del 26/06/2008 @ 18:11:21, in Le Trackulenze, linkato 919 volte)
Non ho mai amato particolarmente Roberto Donadoni, pur rispettandolo moltissimo come calciatore e come tecnico (al Livorno, alla prima esperienza da allenatore in serie A, aveva fatto cose fantastiche). Obiettivamente, prima e durante questo Europeo ha fatto qualche scelta sbagliata. Ma fa parte del suo lavoro e, alla fine, Donadoni ha portato la Nazionale agli Europei ed è uscito ai quarti di finale ai rigori. Nulla di esaltante, ma nemmeno una tragedia sportiva stile Corea 1966.

Roberto Donadoni non meritava di essere scaricato come una cassetta di kiwi marci nell’angolo buio dei mercati generali dell’italico pallone. Non meritava di vivere l’esperienza di un torneo così importante con il fantasma del viareggino (che sarà pure il CT campione del mondo, ma per me resta la quintessenza della peggiore juventinità) costantemente sopra la testa.

Roberto Donadoni è una persona perbene e corretta, ed è stato trattato come accade assai sovente alle persone perbene e corrette in Italia: finchè servono gli si sorride davanti e gli si sparla alle spalle, quando non servono più gli si infila una bella trave d’acciaio nel culo e li si manda a cagare. Provateci voi a cagare una trave d’acciaio.

Non ho mai amato particolarmente Roberto Donadoni, ma da oggi gli voglio bene.