Vedo angeli precipitare dal cielo
Premetto una cosa: non ho soldi investiti in borsa, a parte una quota del TFR che comunque credo non riuscirò a vedere mai nelle mie mani. Non posseggo titoli di stato né obbligazioni, gli unici fondi che conosco sono quelli di caffè.
Ma quello che sta accadendo alle borse mondiali è l’Apocalisse. Fino a un mesetto fa, una perdita del valore degli indici di borsa del 2-3% in una giornata era definito “perdita pesantissima” e i calcoli sui miliardi di Euro “bruciati in una seduta” si sprecavano.
In questa settimana, nonostante interventi su interventi dei governi e delle banche centrali, gli indici perdono il 7-9% ogni giorno. Mio fratello, che di queste materie se ne intende, mi faceva notare ieri come in questi giorni, per la prima volta negli ultimi 40 anni abbondanti, quasi il 70% dei titoli quotati alla borsa di New York fosse al valore minimo degli ultimi dodici mesi. E nelle ultime 24 ore Wall Street è andata giù di un altro 7%.
Il valore delle imprese, delle aziende, del lavoro di milioni di persone, in pochi giorni, è precipitato come angeli dal cielo, che notoriamente, sprofondando sulla terra, si trasformano in demoni. E se questo colpisse solo i forzieri di mega-manager strapagati e gonfi di bonus e stock-options (che – almeno quelle – oggi valgono meno della Foxy 4 veli), si potrebbe tranquillamente rispondere con un bel “E sticazzi!”.
Il problema è che (per citare il sempre lepido Zucconi) quando i ricchi hanno il raffreddore, ai poveri viene la broncopolmonite. Ma, se arriva la glaciazione, non c’è lana o gore-tex che tengano. Chi offre un bunker antiatomico?
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