Lettera aperta a Beppino Englaro
Caro Beppino, vorrei essere al tuo fianco, guardarti negli occhi, piangere con te, stringerti le mani e ringraziarti per l’altissimo atto di eroismo civile che hai compiuto per tutti noi insieme a tua figlia Eluana. La tua battaglia, come quella di Piergiorgio Welby, come quella di Luca Coscioni, come quella di Giovanni Nuvoli, è uno dei pochi motivi che mi spinge oggi a continuare a vivere in questo paese assurdo, piegato al volere della Città del Vaticano, uno stato straniero che vive dentro di noi come un corpo estraneo, terribile e potentissimo.
Se stasera riesco a sopportare la visione del ghigno satanico di Maurizio Gasparri che ti accusa di omicidio delle spoglie di tua figlia Eluana, che accusa il Presidente della Repubblica di essere il mandante di questo “atto di eutanasia”, se riesco a non imbracciare una mazza da baseball o una roncola è solo grazie al pensiero che in Italia ci sono persone coraggiose e civili come te.
Vivere in Italia avrà un senso fino a quando i Beppino Englaro avranno voce e continueranno ad insegnarci cosa vuol dire rispetto della legge, tenacia, onestà, dignità, amore.
Grazie Beppino, io ti sono riconoscente, tanti italiani ti sono riconoscenti. Sono certo che Eluana è orgogliosa di te e ti ama tanto quanto tu hai amato e ami lei.
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