È bastato niente.
È bastato così poco.
Per settimane ho pensato a quante cose avrei voluto farle sapere, a quante cose avrei voluto commentare con lei… Un disco che esce, un libro nuovo visto alla Feltrinelli, un film che ancora non ho visto e lei sicuramente sì, una serata speciale con un grande vecchio artista in un posto insolito per un recital, il campionato di calcio… Settimane, mesi passati ad allontanare questi pensieri, con la consapevolezza di non essere ancora pronto, di essere appena all’inizio di un percorso virtuoso dedicato esclusivamente a me stesso, in cui non c’è spazio per nessuno, in cui non c’è spazio per lei.
E poi.
E poi ieri sera tardi era lì, davanti ai miei occhi, col suo sorriso dolce e gli occhi grandi rivolti a un obiettivo che ne fermava l’immagine. Ma in quel momento, al posto dell’obiettivo, c’ero io. “È solo una sua foto, mi sono detto, solo una sua foto, solo una sua foto…”.
Appunto.
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