SIDiM (Servizio Informativo Distrazioni di Massa)
Certo che l’Italia è proprio uno strano paese. Per mesi si è discusso delle abitudini sessuali del nostro premier e del lettone di Putin, delle ardite registrazioni della D’Addario e delle disarmanti dichiarazioni di Barbara Montereale. Poi è arrivata la bocciatura del Lodo Alfano, il panico per la possibile riapertura dei processi, giornali impazziti che titolavano allegramente sulla prossima fine dell’era berlusconiana…
Improvvisamente, come un coniglio dal cilindro, è spuntato l’affaire Marrazzo. E tutto è cambiato. Da qualche settimana ho l’impressione che questa squallida, terribile storia, sia diventata la panacea di tutti i mali e di tutti i problemi di Mr. B. Quante volte vi siete sentiti dire, in questo mese: “Eh, almeno Berlusconi va con le belle fiche, no come Marrazzo che je piace er quello che fa rima”?.
E sarà certamente un caso, ma nel momento in cui si comincia a parlare di processo breve, di elaborazione dei 101 modi per salvare ancora una volta Mr. B. dalle sue pendenze con la giustizia, ecco che arrivano la morte di Brenda, l’ossessione del complotto, la riapertura dell’inchiesta sulla morte del pusher Gianguarino Cafasso. Meravigliosi diversivi per l’informazione televisiva e non, le ennesime armi di distrazione di massa (e mi pesa non poco usare un termine caro a Beppe Grillo, con il quale sono quasi sempre in totale disaccordo, se non altro per i modi…).
Non so se la morte di 2 persone coinvolte nell’affaire Marrazzo sia frutto del caso e dei rischi connessi al loro stile di vita o se sia piuttosto solo l’inizio di una inquietante scia di eliminazioni più o meno dirette di personaggi più o meno scomodi, se sia parte di un disegno molto oscuro ed inquietante. Se però qualcuno ha l’obiettivo di allontanare l’attenzione della maggioranza degli italiani dai guai di Mr. B., lasciatemi pensare che ci sta riuscendo benissimo e senza nemmeno fare un grande sforzo. Gli è stato tutto servito su un piatto d’argento. Da Marrazzo in primis, purtroppo.
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