See you later... alligator!
Sarò stupido, ma io non capisco proprio cosa voglia ottenere Berlusconi con la minaccia di elezioni anticipate. A parte l’assurdità della cosa in sé, data la schiacciante maggioranza di cui il governo dispone in Parlamento, non riesco a capire l’utilità di un eventuale nuovo voto plebiscitario a favore di Berlusconi.
Mettiamo il caso: il PDL vota la sfiducia al governo (e già siamo in una commedia pirandelliana). Si va ad elezioni anticipate, in cui il PDL, che ha appena sfiduciato Silvio Berlusconi in Parlamento, sostiene ferocemente la candidatura a premier / leader / capo dell’universo di Silvio Berlusconi (e siamo in un romanzo di Kafka). Berlusconi vince le elezioni con un margine ancora maggiore di voti rispetto alla presente legislatura e vara un nuovo solidissimo governo (e siamo in un romanzo di Stephen King).
E poi?
E poi i processi a carico dell’imputato Berlusconi Silvio dovranno comunque andare avanti, no? Inoltre, se il governo cade e si va ad elezioni anticipate, addio alla riproposizione del lodo Alfano e alla legge sul processo breve, che non verrebbero comunque approvate prima della prossima estate. E a cosa sarebbe servito trascinare il paese in una nuova cruentissima battaglia elettorale?
In verità il progetto di Berlusconi è chiarissimo e proprio per questo mi spaventa a morte, così tanto dal rifiutarmi di pensarlo razionalmente: la legittimazione plebiscitaria come definitiva distruzione dell’ordine costituzionale del paese. Il poter dire: il popolo è con me e per questo non posso essere giudicato da giudici faziosi e comunisti. Chissà perché, mi ricorda il finale di un film di qualche anno fa, scritto, diretto e interpretato da Nanni Moretti. Sbaglio?
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