Come (non) finirą il marasma calcio
In questi giorni si fa un gran parlare della cosiddetta "crisi" del sistema calcio, a seguito dei violenti ed assurdi scontri di Catania della settimana scorsa. Dello stesso tema (seppur visto da una angolazione diversa) si è parlato per mesi lo scorso anno, se non ricordo male, senza che si arrivasse a nessun reale cambiamento nelle regole, nelle strutture, nella cultura del "movimento calcio" italiano.
Per quel poco che vale, la mia opinione in merito coincide quasi perfettamente con quella di Giuseppe D'Avanzo, espressa in un commento (cliccare qui per leggerlo) pubblicato oggi.
Eppure, nonostante tutto, io continuo ad essere tra quelli a cui piace vedere giocare una partita di calcio, continuo a ritenermi tifoso della mia squadra e non so se riuscirò mai a disintossicarmi da questo vizio. Ma quel che dice D'Avanzo, che il sistema è totalmente trasparente nel mostrare la sua opacità, almeno mi consente di vivere il pallone più o meno con la serietà che mi inducono i vari un-reality show: una totale finzione mascherata da vita reale. L'importante è saperlo. E non crederci troppo.
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