Non sempre si può vincere (ma almeno una volta...!)
Il risultato delle elezioni politiche ha un solo pregio: quello di essere chiaro e di essere stato definito già all’ora di cena di lunedì. Onestamente non mi aspettavo che Veltroni facesse così presto il suo “concession speech”, mi hanno sorpreso la lucidità e il tempismo. Del resto, meglio durante il TG1 che durante “Affari tuoi”.
Si apre un quinquennio difficile, cupo. La voglia di cercare altri lidi in cui andare a svernare si fa forte, molto forte. O forse è proprio questo il momento di non mollare la presa, di non interrompere un percorso. Che sia chiaro, io sono prevenuto nei confronti di Berlusconi e della Lega. Non credo che siano in grado di dare risposte alle emergenze del paese. Temo che nel 2013 saremo anche dietro la Grecia, che guarderemo alla Spagna con lo stesso incredulo distacco con cui guardavamo, vent’anni fa, alla Svezia o alla Norvegia. Nazioni che, nel frattempo, sono arrivate a distanza siderale dall'Italia. Per non parlare della (mia) Finlandia, che vent’anni fa aveva le pezze al culo e oggi è una economia avanzata, dinamica e ricca. E una società modello.
Con tutto il dovuto rispetto, se oggi ho voglia di emigrare in Spagna, non vorrei che tra 5 anni la migliore prospettiva possibile fosse quella di raggiungere il mio amico Pippo in Bulgaria (a proposito, auguri!).
Spero davvero di essere smentito, ma ho già visto all’opera Berlusconi e i suoi per 5 lunghi anni, e non credo che la loro musica stia per cambiare improvvisamente.
E comunque Studentessi è un ottimo disco, e i concerti di Elio e le Storie Tese sono sempre belli, le nuove canzoni dal vivo sono uno spettacolo. La tua squadra del cuore non ha vinto? Consolatevi col Carciofon!
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