Sabato vado alla manifestazione nazionale del PD.
Nonostante lo slogan, “Salva l’Italia”, che mi sembra pomposo ed esagerato.
Nonostante la foto dei manifesti che promuovono l’evento, che sembra sia una foto di fedeli in Piazza San Pietro (notizia letta su “il Riformista” di oggi) e non una foto scattata in un’altra manifestazione (così male siamo messi? nemmeno un po’ di archivio di vecchie foto? o ci vergogniamo persino del ricordo delle nostre bandiere – più o meno rosse – in piazza?).
Nonostante io non ne possa più né del vacuo nullismo di Veltroni né del vuoto attendismo di D’Alema.
Nonostante le posizioni politiche annunciate in tv nella melliflua camera iperbarica di Fabio Fazio, che differisce sempre meno dalla ignobile terza camera vesp(as)iana.
Nonostante io pensi che ci fosse un tasso di democrazia enormemente più alto nel centralismo democratico togliattiano che in questo simulacro di Partito Democratico.
Nonostante io non abbia capito né il senso di YouDem TV, né il senso di quella che sarà Red TV, ma soprattutto non ho capito a cosa cazzo servano due televisioni satellitar-internettiane per un partito che non ha una posizione definita su niente. Né chi cazzo le vedrà ‘ste due televisioni, a parte noi onanisti cerebrali de sinistra chiusi nel nostro piccolo cesso telematico.
Nonostante tutto questo e tante altre cose.
Lo so, mi direte: ma che cazzo ce vai a fa’, allora? Forse ci vado perché se attualmente il PD è deprimente, il Toro e la Roma, oggi, sono messi decisamente peggio. Ed è tutto dire.
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