Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Ecco, l'onorevole Silvio Berlusconi, Presidente del Consiglio dei Ministri, mi ha amorevolmente suggerito lo slogan per il retro della maglietta che indosserò idealmente domenica mattina quando mi recherò al voto (la frase sul fronte della maglietta la potete leggere nel mio post precedente):
IO SONO UN COGLIONE!
Ci sono due cose che vorrei puntualizzare riguardo questo fantasmagorico (quasi) epilogo di una campagna elettorale francamente orribile. La prima è faceta, la seconda, invece, serissima.
Prima cosa: l'aver sentito la parola "coglioni" ripetuta per decine di volte su tutti i media nazionali, nei titoli di qualsiasi tele- o radiogiornale, mi ha divertito moltissimo. In un regime informativo ingessato come il nostro, in cui i media misurano sempre ogni singolo respiro che emettono affinchè il tono dello stesso non disturbi o irriti qualsiasi eccellenza fosse all'ascolto, ho avuto l'impressione che i giornalisti godessero a potere finalmente pronunciare un termine volgare come "coglioni". Se lo ha detto il Capo Supremo, del resto, possiamo tutti dirlo con libertà e senza dovere arrossire. E per un momento ho immaginato una Berlinguer o una Busi che, liberate dal linguistico freno inibitore, si lasciassero andare a commenti del tipo (aggiungete voi i nomi) "quel cacasotto merdoso di ....." o "il commento dell'onorevole ...... è stato tranchant: il mio collega ...... è una immane testa di cazzo!". Non mi sembra che sia accaduto, peccato.
La cosa serissima è un'altra: Berlusconi oggi non solo ha dato dei coglioni a noi elettori di centro-sinistra, ma lo ha fatto aggiungendo un'altra cosa. Ci ha detto che siamo coglioni perche votiamo contro il nostro interesse (le parole testuali erano appena appena diverse, ma il senso è quello).
Bene, è evidente che io e Silvio Berlusconi abbiamo idee molto diverse sui motivi che spingono a votare per un partito o una coalizione. Quando io scelgo per chi votare cerco innanzitutto di scegliere la parte politica che possa fare non solo i MIEI interessi, ma anche e soprattutto gli interessi di una parte più ampia della popolazione. Scelgo chi possa conciliare nel modo più razionale possibile istanze di progresso civile ed economico insieme ad istanze di giustizia sociale. Perchè io credo ancora (e chiamatemi pure comunista illuso, se credete, anche se io non sono nè l'uno nè l'altro) che il bene collettivo sia parte integrante del mio bene personale.
Io la penso ancora come mio padre, che per tutta la vita ha fatto il COMMERCIANTE, il BOTTEGAIO, cioè il lavoro simbolo dell'elettore di centrodestra (democristiano allora, berlusconiano oggi), ma è sempre stato un militante di sinistra, del PCI prima, dei DS oggi. Mio padre era iscritto ad un partito i cui militanti di base spesso chiamavano "ladri" quelli che facevano il suo lavoro. Ma mio padre era iscritto e militava nel PCI perchè in quel partito (forse con fin troppa fiducia) vedeva una forza impegnata per il miglioramento della condizione sociale di come lui partiva dalla povertà del sud del dopoguerra.
Mio padre mi ha insegnato questa semplice cosa: essere capace di vedere oltre il mio piccolo tornaconto personale e cercare di operare per il progresso complessivo della società.
Forse sono davvero un coglione, destinato per tutta la vita a prenderlo in culo perchè oggi anche dalla mia parte è poca la gente che la pensa come me. Ma meglio coglione che berlusconiano, così come meglio frocio che fascista.
Vi interessa sapere come voterò domenica? Al Senato voto DS, alla Camera penso che voterò Ulivo soprattutto per sostenere due politici di cui ho stima come Walter Tocci e Giovanna Melandri, anche se non vi nascondo che fino all'ultimo momento avrò la tentazione di votare Rosa Nel Pugno. Ci sono troppe candidature che non mi piacciono nella lista dell'Ulivo, Rutelli e Binetti su tutte.
Mettiamola così: il mio sarà con tutta probabilità un voto di appartenenza. Ma se posso dare un suggerimento a chiunque tra voi non abbia legami forti di appartenenza a una forza politica, a quelli che non voterebbero comunque DS o Ulivo, ebbene io vi invito a votare per la Rosa nel Pugno, perchè sono loro, a mio modesto parere, la forza che può contribuire più di ogni altra ad un vero rinnovamento della sinistra italiana.
Ci sentiamo dopo le elezioni! Domenica e lunedì votate tutti, votate bene, non rassegnatevi!