Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Ci sono cose più importanti, nella vita, della divisa della nazionale italiana di calcio, lo so. Però il suo disfacimento cromatico, iniziato da qualche anno, è ormai arrivato a tali livelli da farmi credere che sia gli stilisti della Puma che i responsabili della FIGC siano daltonici, ciechi o entrambe le cose insieme.
Già il progressivo scolorimento della maglia dall’azzurro intenso e vivo (che sarà anche un retaggio savoiardo, ma era IL colore della maglia della Nazionale) al celeste sbiadito di oggi (con tutto il rispetto, è una copia della maglietta della Lazio, ormai...) mi urta parecchio.
Ma vogliamo parlare dei calzoncini e dei calzettoni sfoggiati in Sudafrica in questi giorni dai nostri pedatori presi a pedate dall’Egitto? Io non volevo credere ai miei occhi, quando ieri sera tardi mi sono sintonizzato per vedere gli ultimi 5 minuti della partita. Ho anche imprecato contro il mio televisore, la cui definizione dei colori pareva essersene andata bellamente a puttane.
Poi ho capito che il nuovo completo della nazionale italiana di calcio è celeste e marrone. Come le meravigliose cravattone a lenzuolo degli anni 70. Come i combinati giacca-camicia-cravatta maron-celeste-maron di Fantozziana memoria. Cos’è, un revival di moda? Una istigazione alla bestemmia preventiva? Come se non bastassero già quelle sciorinate durante le sempre esaltanti prestazione dei Celestini, come sagacemente li ha già ribattezzati da qualche anno il sempre grande Vittorio Zucconi...
A me è venuto il sospetto che la scelta dei colori della nazionale sia stata appaltata alla stessa ditta che in un bellissimo episodio di South Park rivela che le battute della serie “Family Guy” (da noi: I Griffin) siano in realtà freddure idiote scelte a caso da alcuni cetacei giganteschi chiusi in un’enorme vasca-acquario. Colori scelti a cazzo di balena, insomma...
Secondo me Buffon sta consolando Cannavaro non per la sconfitta contro gli El-Cairo Pharaos, ma per la cagata di divisa che è costretto ad indossare. E, se vedete bene il replay del gol segnato dall’egiziano Homos, De Rossi salta a vuoto perché si è appena guardato i calzoncini e ha pensato “Ma guarda te che roba m’hanno dato da mettemme...”.
How happy is the blameless vestal's lot! The world forgetting, by the world forgot. Eternal sunshine of the spotless mind! Each pray'r accepted, and each wish resign'd.
Com'è felice il destino dell'incolpevole vestale! Dimentica del mondo, dal mondo dimenticata. Infinita letizia della mente candida! Accettata ogni preghiera e rifiutato ogni desiderio.
Alexander Pope, dal poema "Eliosa to Abelard" (1717)
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