Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
La cosa più incredibile è che qualcuno continua a non capire. Francesco Rutelli, dopo la fenomenale mazzata presa ieri, ha avuto il coraggio di dire: «Analizzeremo i voti e cercheremo di comprendere chi sono i 100 mila elettori del centrosinistra che si sono astenuti al ballottaggio e tutti quelli che hanno votato Zingaretti e Alemanno. Tutto questo andrà analizzato». Il tutto espresso con tono vagamente minaccioso, come se ci fosse un complotto dietro, come se a decidere la sua sconfitta fosse stata una congiura interna agli apparati del PD, che ufficialmente lo appoggiavano ma sotto sotto non lo hanno votato.
Io non sono un fine politico, per cui la mia analisi sarà volutamente rozza e dozzinale. E per esprimerla mi atterrò rigidamente ad un linguaggio semplice e volgare.
A Rutè, ma che cazzo stai a dì? MA CHE CAZZO STAI A DI’?!? Hai perso de CENTOMILA voti, CEN-TO-MI-LA!!! Ancora nun l’hai capito che hai preso ‘sta roncolata ‘n faccia perché a Roma c’è un mare de gente che nun te po’ vede? Che stai sur cazzo a decine de mijaja de persone che nun se ricordano più quello che de bono hai fatto come sindaco, ma se ricordano solo le rotture de cojoni de li cantieri infiniti, de er raccordo chiuso pe quaa cazzo de variante lampadari, e nun continuo a fa’ ‘a lista. Ce sta ‘n mare de gente che s’è scordata che letamaio che era Roma prima der ‘93 e oggi voleva solo cambià. E pur de cambià ha votato Alemanno, pensa te.
A Rutè, ‘n fonno ‘n fonno ‘a colpa nun è manco ‘a tua. ‘A colpa è principalmente de chi te c’ha voluto, come candidato sindaco. Un errore fatale, ma fatto secondo rigide logiche d’apparato. Nella testa de chi te c’ha messo c’era un pensiero, che è stato un po’ lo slogan "non ufficiale" della tua campagna: un grande sindaco che tornerà ad essere un grande sindaco. Ma quarcuno era ito ‘n giro a domannà aa gente cosa pensava de Rutelli sindaco? Ahò, sarò sfigato io, ma lo sai quanta gente m’ha detto, durante ‘sta campagna: “Rutelli? Ma che so’ matti? E chi cazzo ‘o vota, a Rutelli?”. 'Na cifra de gente, maa detto, ma davero 'na cifra.
A Rutè, io c’ho provato a dijelo che tu sei stato un ottimo sindaco, ho provato a rinfrescaje la memoria, ma nun c'è stato niente da fa’. La percezione che ‘n mare de romani hanno de te è che sei ‘na minestra riscallata, che sei uno che se crede stocazzo e che dei problemi loro nun ce capisce un cazzo. Percezione in gran parte sbagliata, è vero, ma pure tu nun è che hai fatto chissà cosa pe fajela cambià, ‘sta cazzo de percezione. E oggi nun poi fa' finta de nun vedè come te percepisce la gente. Nel mondo d'oggi la percezione (purtroppo) viè prima de tutto.
Alla fine dii giochi, er dato che te fa capì perché hai perso è quello che giustamente dicevi pure te. Zingaretti ha preso nel territorio del Comune de Roma ben 54.000 voti e rotti de più de quelli che hai preso te. Perché? Perché quei brutti mostri cattivi degli ex-diessini confluiti ner PD te volevano fa’ ‘no sgarbo?
No, caro mio, la verità, triste, è molto più semplice: noi di sinistra (e dintorni) dimentichiamo SEMPRE che a votare non ci vanno solo coloro che hanno una pur vaga coscienza politica, quelli che votano con la testa o il cuore. Noi dimentichiamo spesso (troppo spesso) che il suffragio universale consente di votare a tutti, anche a chi vota solo col pancreas o col fegato. E a tanti de questi, caro Rutelli, er massimo entusiasmo che je suscitavi era ‘na colica.
Ecco perché hai perso, ecco perché avemo perso tutti. Per primi quelli che per disciplina de partito ‘ste cose le pensavano da febbraio ma nun c’avevano er coraggio de dille ad alta voce. Io (nel mio piccolissimo) per primo.
Il risultato delle elezioni politiche ha un solo pregio: quello di essere chiaro e di essere stato definito già all’ora di cena di lunedì. Onestamente non mi aspettavo che Veltroni facesse così presto il suo “concession speech”, mi hanno sorpreso la lucidità e il tempismo. Del resto, meglio durante il TG1 che durante “Affari tuoi”.
Si apre un quinquennio difficile, cupo. La voglia di cercare altri lidi in cui andare a svernare si fa forte, molto forte. O forse è proprio questo il momento di non mollare la presa, di non interrompere un percorso. Che sia chiaro, io sono prevenuto nei confronti di Berlusconi e della Lega. Non credo che siano in grado di dare risposte alle emergenze del paese. Temo che nel 2013 saremo anche dietro la Grecia, che guarderemo alla Spagna con lo stesso incredulo distacco con cui guardavamo, vent’anni fa, alla Svezia o alla Norvegia. Nazioni che, nel frattempo, sono arrivate a distanza siderale dall'Italia. Per non parlare della (mia) Finlandia, che vent’anni fa aveva le pezze al culo e oggi è una economia avanzata, dinamica e ricca. E una società modello.
Con tutto il dovuto rispetto, se oggi ho voglia di emigrare in Spagna, non vorrei che tra 5 anni la migliore prospettiva possibile fosse quella di raggiungere il mio amico Pippo in Bulgaria (a proposito, auguri!).
Spero davvero di essere smentito, ma ho già visto all’opera Berlusconi e i suoi per 5 lunghi anni, e non credo che la loro musica stia per cambiare improvvisamente.
E comunque Studentessi è un ottimo disco, e i concerti di Elio e le Storie Tese sono sempre belli, le nuove canzoni dal vivo sono uno spettacolo. La tua squadra del cuore non ha vinto? Consolatevi col Carciofon!
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