Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Comincio a scrivere il commento finale mentre i contendenti stanno ancora dibattendo. Mi sembra che "l'inerzia" del match (per usare uno splendido termine cestistico) sia però ben definita.
E' ovvio che in questo tipo di confronti il leader dell'opposizione ha un vantaggio obbiettivo rispetto al capo del governo in carica. Ma mi sembra che, date le premesse, Prodi abbia fatto un'ottima figura.
Berlusconi ha tenuto troppo spesso lo sguardo in basso, sul suo foglio; ha guardato pochissimo la telecamera; si è tenuto troppo sulla difensiva; ha attaccato a testa bassa su qualsiasi cosa; persino nell'appello finale non è riuscito ad andare oltre la solita tiritera sul comunismo, pur senza nominarlo.
La cosa davvero incredibile, per me, è che Prodi sia riuscito a parlare per temi e punti chiari. Molto più del grande comunicatore Berlusconi.
Non so se questo match sposterà un solo voto, adesso mi vedo il dopofestival di Giuliano Ferrara e poi faccio una chiusura ponderata.
Povero Emilio Fede, come si deve essere sentito quando il suo divin capo ha affermato che le reti Mediaset non hanno mai attaccato o insultato i partiti della sinistra?
Poveraccio, 12 anni e mezzo di onorato servizio e nemmeno l'onore delle armi...
Grande Romano! Si sta davvero incazzando, e lo fa bene. E' verissimo che Berlusconi sta parlando come se fosse il capo dell'opposizione.
Sarà che sono di parte, ma sull'Euro mi sembra che Prodi abbia stracciato Berlusconi e che sia piuttosto combattivo per i suoi standard soporiferi.
Ha sempre il vizio dello snocciolare troppe cifre, ma Berlusconi risponde sempre alle affermazioni di Prodi e non alle domande dei giornalisti...
Primissime impressioni. Berlusconi sta giocando in difesa.
L'affermazione che il suo governo ha fatto tanto per l'evasione fiscale mi ha divertito moltissimo: ha ragione, hanno fatto di tutto per aumentarla! Evviva i condoni!
14 marzo, a casa davanti alla tv, bibita gassata light e rotelle di liquirizia. Rutto libero? Se necessario..
Ma non è la Nazionale, nè la Champions League, nè l'Eurolega di Basket, neanche le Olimpiadi... Bensì il match per la corona italiana dei pesi massimi!
All'angolo centro-sinistro lo sfidante della Scuderia dell'Unione, Romano Prodi detto Er Mortazza! (applausi)
All'angolo centro-destro il campione in carica, per la squadra del Polo, Silvio Berlusconi detto Er Berlusca! (omissis)
Io sto seguendo il prepartita su La7, finora la previsione è in linea con i grandi match del campionato di calcio italiano di serie A: settimane di fiumi di inchiostro e inondazioni di parole radiotelevisive per poi avere uno squallido 0-0.
Se c'è qualche pazzo che in questo momento sta navigano su tracca.net, ebbene si palesi!
A pochi minuti dal via, spalti gremiti in ogni ordine di posto, ventilazione apprezzabile, arbitra il Signor Clemente J. Mimun della sezione di (omissis), a te Provenzali!
Oggi sono in vena di segnalazioni letterarie.
Ve ne faccio due, per libri molto diversi tra loro, ma entrambi meritevoli di attenzione.
Il primo è un volume breve, meno di 140 pagine, ed è stato scritto - benissimo - da due giovani quasi cinquantenni, Maurizio “Vongola” Fabretti e Piero “Pedro” Galletti, che raccontano sotto forma di diario i loro anni Settanta.
Ma, nel vero spirito di quel tempo grandioso e terribile, i loro anni Settanta sono gli anni Settanta del loro gruppo di amici, di Roma, dell’Italia intera, di un bel pezzo di Europa e di mondo. Il privato è pubblico e il pubblico è privato, si diceva allora. Ciò che accadeva intorno a noi (e intorno a noi significava da Primavalle al Cile, dal Cineclub Tevere di Prati a Lisbona) era parte integrante di noi.
Mi ci metto anche io perchè, sebbene fossi molto piccolo negli anni Settanta, molte immagini narrate mirabilmente da Fabretti e Galletti hanno fatto parte della mia infanzia: il giorno che ammazzarono Giorgiana Masi, , per esempio, o il giorno che rapirono Aldo Moro...
Il titolo del volume è splendido, così come la realizzazione grafica: consigliato a tutti quelli che vogliono sentire l’odore degli anni ’70; parafrasando il cantante, direi odore di mare, politica, pallone, cinema, merda, morte e vita. Soprattutto vita.
Maurizio Fabretti, Piero Galletti
Memori – Editori di libri (Collana Diario Minimo)
€ 16,00 (in libreria)
Il secondo volume che vi segnalo raccoglie le prime 100 strips a fumetti realizzate dal bravissimo Enrico Trentin sul suo personaggio – alter ego Nestore, intitolato “Battibecchi fra un Fumetto e il suo Disegnatore”.
Le strips, che vengono quotidianamente pubblicate sul blog di Nestore (è appena partita la quinta serie della saga!), sono state ora raccolte in un volume molto bello, arricchito da una spumeggiante prefazione scritta da Rocco Tanica (pianolista degli Elio e le Storie Tese, valente autore televisivo e molto altro ancora ).
Il mondo di Nestore vive in una dimensione sospesa tra la nostra realtà e il regno della fantasia, dove i confini sono labili e il paradosso è sempre in agguato, così come la sublime ironia di tutti i personaggi della serie.
Per acquistare il libro, cliccate qui, seguite le istruzioni e buon divertimento!
Enrico Trentin presenta
NESTORE Battibecchi fra un Fumetto e il suo Disegnatore
€ 12,00 (su ordinazione)
Imbarazzata smentita da parte dei servizi segreti italiani.
I peli di barba e pube trovati nell’appartamento di Via Spaccapiatti a Roma, secondo l’esame del DNA, non apparterrebbero ad Alì Ben Tafik e Muhammad Ben Omal, membri dell’organizzazione eversiva islamica “ Fratelli Musulmani”, bensì ai fratelli Musumeci, Alfio e Turi, catanesi, che avevano fatto dell’appartamento romano il set per i loro film porno casalinghi.
La legge sull’autodifesa voluta dalla Lega Nord, approvata in coincidenza con un periodo di frequentissime apparizioni in TV del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, ha provocato una reazione strana e soprattutto imprevista. Molti telespettatori hanno distrutto la propria televisione sparando colpi d’arma da fuoco contro lo schermo. Alcuni degli autori dello strano gesto hanno dichiarato di non sopportare l’intrusione di un delinquente nella propria abitazione.
Viene dall’Ungheria la speranza di rendere l’Unione Europea, nei prossimi anni, meno dipendente dal gas russo.
Il fisico ungherese Fétor Petöfi ha presentato ieri alla Commissione Europea un suo innovativo progetto per ottenere gas combustibile dalla digestione umana e animale di legumi e ortaggi. L’idea è stata accolta dai Commissari Europei con scroscianti applausi e scariche di scoregge.
Il signor Pino Lo Giudice, residente a Joppolo Giancaxio in provincia di Agrigento, ha ottenuto il diploma di ragioneria, presso la scuola serale paritaria “ Don Orione”, dopo anni di duro studio e tanti sacrifici. La moglie Paolina Impiccichè gli ha offerto una cena alla pizzeria “ U Ficudinnia” di Canacattì.
Insomma, parto per il weekend, alla radio ascolto l'ultima puntata di Zombie e la maldestra difesa in diretta di Santalmassi, sbarco ad Ischia convinto che l'avventura Zombie sia finita.
Oggi accendo la radio alle 14.00, approfittando dell'ultimo giorno di ferie che mi son preso, giusto per sentire cos'hanno piazzato al posto di Cugia. Sorpresa delle sorprese, parte la sigla di Zombie.
Ohibò, mi son detto, che scherzo è mai questo? Nessuno scherzo, Zombie è rimasto regolarmente in onda, anche ieri che non l'ho sentito. Cos'era successo nel weekend? Questo:
25/02/2006 Ansa delle 17:04 RADIO24: CUGIA "ZOMBIE TORNA, DA LUNEDI' COME SEMPRE
'EVITERO' ARGOMENTI STRETTAMENTE POLITICI'
(ANSA) - ROMA, 25 feb - ''Ho ricevuto questa mattina - racconta Cugia in un messaggio diffuso anche sul suo sito - una davvero inattesa telefonata dal direttore di Radio 24, Giancarlo Santalmassi. Il direttore mi ha chiesto se ero disponibile a tornare al microfono alle stesse condizioni contrattuali precedenti, continuando a produrre autonomamente il mio programma 'Zombie' e a cedere i diritti di trasmissione a Radio 24''. In un primo tempo, Santalmassi aveva deciso la sospensione del programma 'Zombie' fino al 10 aprile e aveva spiegato in una nota che preferiva togliere alibi a quanti, invece di parlare di problemi reali, preferivano perdersi in polemiche in una fase delicata come quella precedente le elezioni politiche. Tale scelta era dovuta in parte allo spazio dedicato sui giornali a polemiche legate al programma di Cugia e ad altri fenomeni mediatici. L'autore pero' aveva rifiutato l'ipotesi di sospensione perche' non offriva adeguate assicurazioni al ritorno del programma dopo il 10 aprile. Oggi il 'lieto fine' e l'annuncio del ritorno di 'Zombie'. ''Come gia' avevo pubblicamente assicurato - dice ancora Cugia - fino al giorno delle elezioni evitero' di approfondire argomenti strettamente politici in campagna elettorale, e a partire dal 10 Aprile riprendero' la piena liberta' di sempre, ossia quella che mi ero dato fino all'avvio della par condicio: parlare di tutto, a 360 gradi, evitando di diffamare chiunque, con dolo, e rispettando, come e' mio costume, le opinioni di tutti. Ho quindi ringraziato Santalmassi, che condivide questa nota, e sono lieto di tornare a collaborare con Radio 24, una radio che, per quanto mi riguarda, si e' dimostrata con questo ripensamento, libera da ingerenze, da qualunque parte esse provengano. Con l’occasione ringrazio gli oltre diecimila navigatori che nella giornata di ieri sono approdati nel mio sito www.diegocugia.com, e le oltre venticinquemila e-mail di solidarieta' che ho ricevuto in questi tre giorni''. (ANSA).
10.000 contatti sul sito e oltre 25.000 e-mail di solidarietà.
Esagero se penso che sia stata la partecipazione degli ascoltatori a salvare Zombie?
Mi è sembrato un piccolo rigurgito di anni 70, del meglio degli anni 70... E ho sorriso.
Onestamente me lo aspettavo. Ma ciò non toglie che il dolore sia lo stesso forte e intenso.
Dopo appena una trentina di puntate mandate in onda, Zombie chiude oggi i battenti. Zombie, per chi non avesse letto la mia segnalazione di qualche tempo fa, è un programma radiofonico scritto, diretto e condotto dallo scrittore Diego Cugia, in onda su Radio 24.
Cugia, già epurato "minore" della RAI berlusconiana ("minore" nel senso che di lui non si parla mai, aveva lavorato per molto tempo a Radio Due prima di finire nel cestino degli indesiderati), aveva trovato un sorprendente spazio nella pur ottima radio della Confindustria.
Mi aveva sorpreso la libertà di azione lasciatagli dalla radio e dal suo direttore Santalmassi, e ogni giorno lo ascoltavo sempre più incredulo che un centimetro quadrato di libertà d'espressione esistesse ancora nei nostri media.
E infatti.
Arriva la campagna elettorale, Cugia tocca i fili scoperti, soprattutto quelli della P2 le cui vicende ha narrato in una bellissima puntata di pochi giorni fa e muore di nuovo, da zombie che viene abbattuto con la classica fucilata in testa.
La par condicio è una scusa, e io credo che Cugia faccia benissimo a non accettare lo squallido compromesso di sospendere "Zombie" fino al 10 aprile per poi riprenderlo ad elezioni avvenute.
Peccato, mi mancherà molto la sua voce roca e calda, mi mancherà il disagio in cui è capace di mettermi scuotendo la mia coscienza assopita.
Ciao Diego, grazie di quello che mi hai dato in queste settimane, ho i tuoi libri da leggere, adesso, e chissà che tu non riesca a trovare uno spazio davvero indipendente per continuare a parlarci.
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